lunedì 20 giugno 2016

Periodica...mente



In quest'era digitale Via delle Cose Nuove è ancora attaccata in modo rimarchevole alla carta stampata. E non soltanto per il numero di libri in costante aumento, ma anche per quanto riguarda la stampa periodica. Siamo sommersi di stampa periodica. Probabilmente siamo tra gli utenti più rognosi del servizio postale, qui sull'altopiano valdarnese.  Compriamo un giornale ogni tanto, in genere per leggere qualcosa in treno. Ci teniamo aggiornati su quello che succede nel mondo quasi esclusivamente grazie a internet. Ma le riviste… le riviste sono un'altra cosa. Ne abbiamo per (quasi) tutti i gusti. Alcune ci arrivano addirittura contro la nostra volontà. Dividiamole per categoria: 

 -La stampa associativa.
In realtà questa espressione potrebbe in sé significare quasi ogni cosa, ma per noi la stampa associativa è inequivocabilmente la stampa legata all'Agesci, la più importante associazione scout d'Italia, cui siamo iscritti da decenni entrambi. Indirettamente, censendoci ogni anno, manteniamo il diritto a ricevere quella che potremmo chiamare la scout-stampa, e che infatti non manca mai di arrivare, puntuale, a destinazione. L'Associazione ha un periodico per ogni fascia d'età dei ragazzi che educa, ma noi siamo soci adulti, per cui la questione è un tantino diversa, un tantino più… affollata. Per prima cosa, riceviamo Proposta Educativa (in duplice copia, è ovvio, una per me e una per lui), la rivista dei capi Agesci. Poi, essendo entrambi capi brevettati (ossia avendo conseguito, tramite appropriato percorso di formazione di più anni e appositi campi scuola il riconoscimento internazionale che certifica che siamo capi scout a tutti gli effetti), riceviamo RYS Servire, rivista di approfondimento di misteriosa origine elargita a tutti i capi del nostro status, nota per il formato quadrato e la straordinaria verbosità elucubrante dei contenuti (non credevate che fosse possibile fare tanta teoria sullo scoutismo, eh?). 

 Inoltre, essendo toscani, è immancabile la rivista della sezione regionale dell'Associazione, ossia Toscana Scout, dove, dato l'ambito relativamente ristretto a cui si fa riferimento, non è raro che compariamo in foto o che vediamo comparire qualche nostra conoscenza. C'è poi la questione dell'essere capi unità. I capi unità, responsabili delle varie branche di ragazzi (precisazione utile a chi non è nel giro) ricevono anche la rivista destinata ai loro ragazzi, quindi negli anni, a più riprese e a seconda dei nostri incarichi siamo stati raggiunti da vari numeri di Giochiamo (la rivista dei lupetti), Avventura (quella degli esploratori) e Camminiamo insieme (quella dei rover). E non è finita. Ci sono anche gli speciali, cosa credevate: sporadicamente arrivano fascicoletti sulla catechesi narrativa o sulle esperienze in ambiente acqua, per non parlare dei materiali annuali del Consiglio Generale, seguiti, dopo che il Consiglio Generale stesso ha avuto luogo, dagli Atti del Consiglio Generale. Insomma, non so se è chiaro, ma con tutta la scout-stampa che riceviamo in un solo anno potremmo agevolmente tappezzare l'intera Casina con un'originale carta da parati. Solo la scrupolosità collezionistica della sottoscritta impedisce che ciò avvenga, e ripone tutti i numeri in appositi contenitori, pronti per la consultazione (no, finora non li abbiamo mai consultati).

 -La catto-stampa.
Anche la catto-stampa è una categoria vasta e variegata, alla Casina. Riflette in effetti le nostre eclettiche relazioni e i nostri variegati interessi all'interno del mondo cattolico. Chi non ne fa parte forse stenterà a credere quanto possano essere diverse le posizioni e numerose le varie realtà interne (del resto anche Agesci è un'associazione cattolica, quindi immagino che potremmo far rientrare in senso lato nella catto-stampa anche tutto il paragrafo precedente). Si parte dal reazionario Timone, per anni caratterizzato da una grafica talmente naif da fare concorrenza agli opuscoli dei Testimoni di Geova (a proposito, ce ne passano in abbondanza tra le mani anche di quelli, e li troviamo nella cassetta della posta, pur non essendo abbonati), del tipo immagine di fulmine se si parla di argomento triste, immagine di corsa su prato verde se si parla di argomento lieto. Anche se non rendeva giustizia allo spessore e all'interesse dei contenuti, il tutto aveva un certo fascino, tanto che, quando di recente la veste grafica è stata rivista sono persino arrivate lettere di protesta in redazione. Poi riceviamo Tracce, il mensile di Comunione e Liberazione, al contrario di Timone assai sofisticato e di respiro internazionale nei contenuti (giusto un po' monotematico-ossessivo nella parte dedicata alle lettere, come del resto ci si aspetta dal periodico di un movimento: nel volto di Tizio ho incontrato una Persona etc etc). 

Dal globale al locale, in casa arriva anche Corrispondenza, il semestrale della Diocesi di Fiesole, un dotto almanacco dai larghissimi fogli, stampato su carta così spessa che sembra bristol color crema, i cui spassosi contenuti riguardano principalmente revisioni degli antichi archivi delle parrocchie, approfondimenti architettonici e artistici sulle pievi della campagna valdarnese, contributi filosofici e teologici di varia natura. E' così gloriosamente fuori moda che è impossibile non amarlo. E considerando il numero di preti che conosciamo e/o frequentiamo, non è strano nemmeno che ci arrivi a casa Il Cenacolo, foglio periodico redatto e stampato dai giovani del seminario di Fiesole (in effetti non preti a tutti gli effetti ma wannabe-preti), parte dei quali sono del resto studenti di Damiano alla Facoltà Teologica.


-Varie.
Una categoria in cui per ragioni d'ordine metteremo tutto ciò che non abbiamo nominato fino ad ora. Per esempio, gli interessi professionali e para-professionali di Damiano: Philosophical News da una parte, Prog dall'altra: quest'ultima una corposa rivista sul progressive rock sempre a rischio di chiudere i battenti ma che lotta coraggiosamente per uscire dalla nicchia, mantenendo comunque toni e testi assolutamente autoreferenziali e per lo più nostalgici, visto che l'età d'oro del prog è tramontata da un po'. Se una profana come me fa l'esperimento di aprire un numero a caso e mettersi a leggere, si imbatte in paragrafi del genere: "Riguardo la strumentazione, McLaughlin, da chitarrista di vecchia generazione, non è mai stato troppo coinvolto dal mondo dell'effettistica, sebbene sia stato attento ai cambiamenti e ai progressi della tecnologia sulla musica, utilizzando in modo pionieristico sistemi all'avanguardia di chitarra synth e MIDI Synclavier, Photon, Roland, Axon, Fishman e il computer Mac, sia per la composizione/registrazione che dal vivo al posto di un vero amplificatore e degli effetti per chitarra". Gasp! Siamo poi stati abbonati per un po' di tempo ad Altroconsumo, da bravi consumatori responsabili intenzionati a vincere la lotta contro il Golia della grande produzione, ed in casa circolano, per motivi professionali, diversi numeri di Nuova Secondaria (dedicata all'insegnamento).

Ma dopo questo excursus, ci chiederete, qual è la rivista che veramente, veramente leggete subito? Di cui condividete letture ad alta voce in cucina? Che estraete immediatamente dall'involucro?
Ebbene, non ne abbiamo ancora parlato. La rivista di maggior successo in via delle Cose Nuove è L'Informatore Coop. No, non stiamo scherzando. L'informatore Coop, che vi rifilano alla cassa e che vi dà diritto a ben cinque punti premio se lo ritirate da soli invece di farvelo spedire. Tra condiscendenti approfondimenti sulle creme per le mani, agendine di appuntamenti popolar-culturali della Toscana e le quattro pagine centrali degli articoli in offerta ogni mese, ha anche un'imperdibile rubrica: quella delle lettere. Se non l'avete mai fatto e ve ne capita un numero tra le mani, leggetela. In queste due paginette, decine di soci e consumatori scrivono missive il cui tono predominante è minaccioso-indignato per contestare tutto - tutto, seriamente!- dell'organizzazione del supermercato in cui fanno la spesa. A quanto pare lo considerano un loro dovere, così come la redazione considera suo dovere pubblicarle e rispondere pazientemente anche alle pretese più assurde. Queste rimostranze, portate avanti con un'acribia che ci affascina, sono a dir poco esilaranti, e ci fanno sentire dei veri sciagurati per non fare la spesa con l'occhio di lince del consumatore medio Coop. Interventi del tipo:
"Ho notato che la vostra confezione di Mirtilli del Borneo Viviverde ha aumentato il suo prezzo di oltre il 13,72 per cento nelle ultime quattro settimane, considerando IVA e inflazione. Vorrei delle spiegazioni in merito ad un tale patente esempio di vorace avidità, che vi spinge a turlupinare il compratore in questo modo indegno."
"Devo constatare con dispiacere che il Salmone Affumicato Norvegese Fior Fiore Coop è prodotto, a quanto dice l'etichetta (scritta astutamente in piccolo per ingannare noi poveri consumatori) per oltre il 99% in acque non italiane!!!!  Dovreste vergognarvi! E' così che sostenete la crisi e promuovete il Made in Italy?"
"Vorrei formalmente protestare per la sparizione dei nomi dei santi dal calendario Coop. Infatti ora non so più quando fare gli auguri per gli onomastici ai miei cugini."
"Vorrei formalmente protestare per il mantenimento delle festività religiose di Natale e Pasqua nel calendario Coop. E' vergognoso che una cooperativa ispirata ai valori della laicità come Coop mantenga ancora in vita tali bieche superstizioni!"
"Siamo nel 2016 ed ancora usate vaschette in polistirolo per commercializzare i vostri prodotti! Non lo sapete che il polistirolo è inquinante, è la quattordicesima causa di morte della fauna ittica e provoca anche il cancro? Perché non convertite l'intera produzione e distribuite i prodotti sfusi direttamente nelle mani dei clienti? Penso che sarebbe un piccolo ma importante contributo alla salvaguardia del pianeta."
"Da ormai dodici anni compro ogni settimana il tonno in scatola coop. Purtroppo, martedì scorso ho dovuto constatare che la confezione è cambiata, riportando una foto di tonno diversa e la scritta "Tonno in Scatola" più piccola e non in grassetto. In questo modo si confonde il cliente, ho impiegato quasi trentacinque minuti a raccapezzarmi. Non si potrebbero mantenere tutte le confezioni chiare e ben riconoscibili come erano nel 1975, anno in cui ho fatto la tessera per essere vostra socia?"
"Sono tormentato ogni volta che metto piede in uno dei vostri supermercati dalla vista di bambini molesti e maleducati che appollaiati sui seggiolini dei carrelli toccano con mani piene di batteri tutti i prodotti. Vorrei suggerire di sostituire detti seggiolini con un sistema di guinzagli da attaccare ai carrelli, più efficiente e a mio avviso più sicuro per tenere sotto controllo gli individui al di sotto dei dodici anni."
(Notare i titoli d'inchiesta delle lettere...)
…Ok, in alcuni casi abbiamo un po' calcato la mano. Ma non troppo, ve lo assicuriamo. Altro che scout-stampa, catto-stampa e riviste varie. E' questo il vero intrattenimento!

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