martedì 9 settembre 2014

Fate la Maglia!




Poiché sono divenuta una rispettabile donna sposata, l'anno scorso mia sorella mi ha regalato un'utile opera per indirizzarmi al miglioramento del mio scarso carnet di abilità e virtù domestiche. Cioè questo libro:


Anche se persino un manuale che si chiama così e che è corredato da istruzioni a prova di deficiente con tanto di disegni dettagliatissimi non è bastato nei miei primissimi passi (ho dovuto guardare ossessivamente tutorial su Youtube), nel giro di una settimana sola in casa (perché Damiano era a qualche campo scout/convegno filosofico/non ricordo più) ho imparato a padroneggiare la tecnica e… non mi sono più fermata.

Insomma, sono diventata una fan della maglia. Naturalmente le mie abilità sono piuttosto limitate, ma diciamo che, se mi mettete sotto mano un modello non trascendentalmente complesso riesco a comprendere le istruzioni (magari compulsando il mio amico fedele Per Negati in caso di dubbi interpretativi) ed eseguirle più che passabilmente.
La maglia è rilassante, è divertente, sbalordisce per i risultati che si riescono ad ottenere anche potendo contare su modeste capacità. Si può sferruzzare la sera, in tuta e ciabatte, ma anche la mattina in treno (certo, non è molto cool) o in sala d'aspetto del dottore (dove invece non potrebbe essere più cool: l'entusiasmo delle mie compagne d'attesa ultrasessantenni alla vista del mio cestino da lavoro era alle stelle).
Si può scegliere tra un'infinità di modelli e soprattutto un'infinità di filati di ogni colore, sfumatura, consistenza e spessore. Lentamente ho accumulato la mia riserva di lane (attivamente incrementata da mia madre, che affascinata dal mio improvviso entusiasmo si è abbonata ad un'enciclopedia della maglia a fascicoli che mi passa regolarmente, insieme al gomitolo allegato ad ogni numero) ed il mio stock di ferri, inclusi alcuni ferri circolari (che a dispetto del nome misterioso sono molto più semplici da usare di quelli normali).
La scorsa estate ho persino partecipato ad uno yarn-bombing -se non sapete che cos'è, informatevi! - al solo scopo di vivere pienamente anche l'altra faccia della medaglia della maglia, quella anticonformista-fricchettona (il mio contributo è stato patetico, ovviamente, ma allora non padroneggiavo ancora i ferri con la maestria (?) di adesso).

In circa un anno di hobby maglistico ho prodotto la classica sciarpa del principiante, svariati cappelli, astucci per le penne, scarpine da neonato e berrettini, maglioni (l'appuntamento imprescindibile per ogni maglista degno di questo nome!), e… guanti, di cui vado particolarmente fiera perché si è trattato del primo modello ideato da me.
E' anche l'unico sul quale ho dei diritti creativi di qualche genere, per cui faccio seguire il tutorial per chi fra i lettori del blog coltivasse la mia stessa passione. Sono muffole: il problema delle dita diverse dal pollice non l'ho risolto. Non ancora. Però l'effetto è carino. E poi è risaputo che stanno tornando gli anni '80.

  Muffole della Dile

Occorrente: 
-100 gr di lana media da lavorare con ferri 3 o 4.
-Due bottoni uguali di legno
-Filo da cucire intonato con la lana (e ago)
-Ago da lana 
  
Procedimento:
Avviare 44 maglie sul primo ferro.
Proseguire per 16 ferri a coste 2/2.
Passare a lavorare a maglia rasata, inserendo al secondo ferro di maglia rasata 4 aumenti a una decina di maglie l'uno dall'altro.
Al 14° ferro a maglia rasata, inserire un segnamaglie dopo la  23° maglia e uno dopo la 25°.
Dal 15° ferro, inserire due aumenti ai margini della zona tra i segnamaglie (uno immediatamente dopo il primo segnamaglie, uno immediatamente prima del secondo) ogni ferro dritto (cioè un ferro sì e un ferro no) per 4 volte, poi proseguire inserendo aumenti allo stesso modo anche nei ferri rovesci, fino ad arrivare ad avere 16 maglie tra i due segnamaglie.
Al ferro successivo, lavorare a maglia rasata fino al primo segnamaglie, passare tutte le maglie tra i due segnamaglie su un filo o su un ferma-maglie, e finire di lavorare tutte le maglie rimaste sul ferro.
Proseguire lavorando a maglia rasata le maglie rimanenti (46)per 24 ferri, o 8 cm circa.
Cominciare le diminuzioni:
25° ferro: ogni tre maglie, lavorarne due insieme.
29° ferro: ogni due maglie, lavorarne due insieme.
33° ferro: ogni maglia, lavorarne due insieme.
35° ferro: lavorare tutte le maglie a due a due insieme.
Infilare le maglie restanti con l'ago e tirare il filo per chiudere il vertice della muffola.
Per il pollice:
Riprendere le maglie lasciate in sospeso sul filo o sul ferma-maglie e lavorare 14 ferri a maglia rasata. Al 15° ferro lavorare le maglie a due a due insieme, infilare con l'ago le maglie rimaste e tirare il filo per chiudere il vertice del pollice.
Cucire a punto maglia per chiudere sia il pollice che il guanto lateralmente.
Con il filo da cucito, attaccare il bottone sul dorso di ciascun guanto. Ai bottoni va attaccato un filo della lana usata per i guanti, che termini con due cappi alle estremità, sufficientemente lungo da passare dietro al collo e permettervi di tenere le braccia distese quando indossate i guanti.

Nessun commento:

Posta un commento