sabato 22 febbraio 2014

Giardino d'inverno

Il nostro giardino d'inverno è come indifeso, ogni suo difetto accresciuto, ogni suo pregio svanito o nascosto, un giardino vuoto e silenzioso che nei giorni limpidi fatica a illuminarsi, e nei giorni di maltempo rispecchia a perfezione il cielo vuoto e grigio sopra di sé.
E' un giardino giovane, la siepe che abbiamo piantato non è ancora cresciuta per difenderlo dagli sguardi dei passanti (ci hanno promesso che vegeterà rigogliosamente in primavera, sarà vero? Per adesso usiamo le foglioline di alloro per gli arrosti). Per molti anni è stato un orto, e questa sua antica funzione si conserva in un settore. Quest'estate ci ha dato pomodori in quantità, zucchine, qualche peperone e due lunghissime zucche, il tutto in un rigoglio di fronde, foglie, erbacce e vita brulicante; ora che è inverno, invece, produce, pare con fatica, su terra spoglia, qualche cavolfiore, oltre ad una quantità spropositata di radicchio amarissimo, che nei sogni ortolaneschi di Damiano avrebbe dovuto essere dolce e gradevole. Il resto del giardino è tenuto a prato: un'erba spelacchiata, folta in modo assai vario, con l'aspetto sgualcito dei prati invernali. Il fico giovanissimo, che abbiamo appena piantato, sembra tenersi su per miracolo, aggrappato al suo sostegno quando soffia il vento: non ha un'aria molto incoraggiante, è proprio uno stecco adesso che ha perso le foglie e l'unica cosa che interrompe la verticalità del suo andare sono resti mezzo mummificati di frutti mai giunti a maturare. I due melograni hanno un aspetto steccuto, antipatico, come signore imbruttite dagli anni che si siano guardate allo specchio con attenzione, constatando quanto poco ci sia voluto perché l'opulenta bellezza della maturità diventasse vecchiaia sterile. L'olivo, solitario nel suo angolo, è l'unico che ha mantenuto le sue fronde, e il vento le rende cangianti tra il verde e l'argento. Anche lui sembra un po' sconfortato, però, senza più olive da offrire, passato anche il suo momento di gloria, che nell'anno viene per ultimo. Sono venute e andate le noci, venute e andate le melograne, dei  topinambur che a ottobre improvvisamente esplodevano come dal nulla vicino all'angolo della siepe, con i loro fiori gialli così vivaci e le radici commestibili dal sapore delicato, non c'è più alcuna traccia: spariti, come se non ci fossero mai stati, resteranno in incognito fino all'autunno prossimo. Infine, sono venute e andate le olive, e tutto ora riposa nella quiete dell'inverno. Abbiamo un kiwi rampicante su un graticcio appeso al muro della casa, e in questi giorni sembra più che mai morto, come dimenticato lì nel vaso da giardinieri poco efficienti, in attesa di rimozione (non sarebbe così strano,inefficienti lo siamo di certo, soprattutto io). Si riesce con fatica a credere che tornerà fronzuto come è stato.
Infine, dormono un sonno incantato, che non offusca la loro bellezza, i delicati agrumi in vaso, protetti da un bianco velo che offusca appena la delicatezza delle loro foglie (così evidente ora che sono le sole presenti in giardino!), spostati in punti riparati e soleggiati perché soffrano il meno possibile. Il limone ha addirittura a disposizione una fragile e traballante casetta di plastica trasparente, dotata di cerniera, che affascina i figli dei nostri amici come se ci vedessero qualcosa di fiabesco che noi non cogliamo.
L'inverno in giardino è tutto promessa ritrosa, una speranza che non vuol farsi troppo esplicita. Ci vuol far aspettare, prima di ridonarci il vigore e la bellezza, perché a furia di scrutare il loro arrivo finiamo per amarlo anche quando è spoglio, anche quando è privo di attrattive, anche quando è semplice e indifeso, ogni dote momentaneamente fuggita. 

Finiamo per accorgerci quanto assomigli a noi.


(Dile)

3 commenti:

  1. Grazie Fia. Grande velocità nell'andarlo a scovare! ^_^

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  2. Eh, ma vedi, c'é qualcuno che mette un post su Facebook...ed é stato un attimo, un click ed eccomi qua!!

    Solo che non ricevo notifiche se mi rispondi al commento, questo l'ho visto per caso...ma in ogni caso, leggo tutto, anche oggi ho letto delle "madri di casa", siete GENIALI! un pozzo di scienza tra l'altro!!! :D

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