La nostra macchina in Via delle Cose Nuove è un'amatissima Panda a metano, molto economica oltre che ecologica. L'unico inconveniente costituito dal marciare a metano è che i distributori sono molto meno diffusi di quelli di benzina. In genere, quindi, il guidatore che va a metano non può semplicemente mettersi in viaggio e fare rifornimento strada facendo, ma deve programmare il rifornimento, il tempo necessario per l'eventuale deviazione, e consultare l'apposita guida se si trova in zone che non conosce.
Ora, ci sono due
modi per affrontare questo piccolo disagio. Un primo sistema, che chiameremo
Pensarci Prima E' Meglio, per brevità PPEM, consiste nell'approfittare di ogni
occasione buona per fare metano. Ogni stazione di metano accanto a cui si passa
è un'occasione persa se non la si sfrutta, anche se si è fatto rifornimento
appena venti minuti prima. Il guidatore di tipo PPEM non sopporta di vedere
accendersi la spia arancione che avverte che il metano è in riserva, e questo
nonostante praticamente tutti i veicoli a metano siano dotati di doppio
serbatoio metano-benzina, e passino automaticamente alla benzina quando il
metano finisce. E' una questione di principio: è un'auto a metano, e deve
andare a metano.
C'è poi un secondo
tipo di impostazione, che chiameremo Finchè La Panda Va, per brevità FLPV. Il
guidatore FLPV getta solo occasionalmente l'occhio sul display che segna il
livello di metano, aborre l'idea di partire da casa venti minuti prima per fare
rifornimento e si piega a questa cruda necessità solo in caso di riserva molto
avanzata, o quando ormai la macchina sta marciando a benzina- e sta per entrare
in riserva anche il serbatoio di benzina.
Soprattutto, il guidatore FLPV è categoricamente contrario a qualsiasi
rifornimento "di sicurezza": se nel serbatoio c'è ancora metano, fare
rifornimento è un'inutile paranoia. Ah, e il guidatore FLPV non tiene a mente
sciocchezze come "la Panda è entrata in riserva". Se ne dimentica non
appena scende, e quando risale il giorno dopo e mette in moto si stupisce come
se non lo avesse mai saputo.
Se nella stessa
famiglia convivono queste due diverse impostazioni, possono sorgere
incomprensioni. Per esempio, in Via delle Cose Nuove, Damiano è un fedele
adepto della setta PPEM, mentre io sono una più rilassata FLPV. I due
atteggiamenti si scontrano spesso, ma i momenti di frizione più duri sono di
questo tipo:
A- il guidatore FLPV
ha guidato la Panda per un'intera giornata, percorrendo circa 250 km in
commissioni e spostamenti vari, ed il display segnala ormai solo una
sconsolata, debole lucina rossa: siamo passati a benzina, e forse si potrebbero spendere i venti minuti
necessari a raggiungere il distributore di metano, fare rifornimento e tornare
indietro, ma sarebbe una vera scocciatura, quindi si va a casa. Il guidatore
scende dalla Panda, lieto che la sua lunga giornata sia finita, e si dedica
alle incombenze casalinghe della sera, ben felice di dimenticarsi qualsiasi
cosa riguardo alla macchina. Il giorno dopo, il guidatore PPEM, in ritardo di
dieci minuti sulla tabella di marcia, trafelato, sale in macchina, schiaccia
freneticamente il telecomando del cancello e avvia il motore. La prima cosa che
nota, con sgomento, è che IL METANO E' FINITO. Sudore freddo. Come ha potuto
non essere informato di questa calamità? Dovrà percorrere ben otto chilometri a
benzina (anzi, chissà quanti ne ha già percorsi in questo stato l'infido
traditore FLPV per colpa della sua criminale ideologia!), dovrà deviare per
andare dal distributore, è già in ritardo, e ora che ci pensa, il tempo
trascorso con il motore acceso a contemplare la sciagura è tempo trascorso A
BENZINA!
B- Il guidatore PPEM
è alla guida, il FLPV siede al suo fianco e sono entrambi diretti verso una
remota destinazione, in autostrada. Qualunque sia questa destinazione, hanno
già accumulato la consueta ora e mezzo di ritardo, perché hanno fatto metano
(ovviamente) vicino a casa prima di imboccare l'autostrada, dove hanno trovato
trentasette chilometri di coda, si sono fermati una volta a bere un caffè in un
autogrill dove il bagno era inagibile e la seconda volta a fare pipì in un
diverso autogrill che per usare il bagno chiedeva la consumazione (che non c'è
stata perché avevano già preso il caffè- e tutti li hanno guardati come
scrocconi). E d'improvviso, sul lato della carreggiata compare l'indicazione
fatale. C'è un distributore di metano nei pressi. Il sudore imperla entrambe le
fronti. Si scambiano una breve occhiata. Fermarsi o non fermarsi? Si preparano
alla battaglia. E sarà dura.
(Dile)
(Dile)
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